Stufa alogena o pannelli radianti? Quale scegliere?

Riscaldare gli ambienti nel modo più adeguato è un’azione che dipende da molte variabili. In questo articolo verranno presi in esame due metodi di riscaldamento molto differenti fra loro: la stufa alogena e i pannelli radianti. Come anticipato, per poter scegliere fra queste due alternative è necessario avere ben chiaro il proprio obiettivo: entrambi i metodi presentano punti di forza e di debolezza che è necessario inquadrare. Dimensioni dell’abitazione, disponibilità economica in partenza e sul lungo periodo oltre che necessità estetiche sono tutte condizioni da tenere scrupolosamente in considerazione per scegliere al meglio.

La stufa alogena funziona per irraggiamento: questo significa che il destinatario del calore non è l’aria circostante ma direttamente la superficie interessata. Essa è inoltre alimentata elettricamente, e per questo motivo necessita di una presa di corrente nei pressi del luogo dove deve essere posizionata. L’uso della stufa alogena è quindi consigliato per riscaldare ambienti piccoli, non superiori ai 15 metri quadrati. Diversamente, essa risulta piuttosto utile in contesti all’aperto: una stufa alogena a parete infatti è perfettamente in grado di donare il tepore necessario per passare una piacevole serata seduti in terrazzo, in quanto se posta nei pressi di tavoli o poltrone è capace di proiettare il calore direttamente su questi ultimi.

Scegliere una stufa alogena può essere una buona scelta in quanto:

• i costi sono contenuti: è noto infatti che molti prodotti, anche dotati di differenti funzionalità non arrivino a costare più di 30 euro
• non è necessario ricorrere a manodopera specializzata per l’installazione: basterà attenersi al manuale di istruzioni normalmente fornito nella confezione
• può essere spostata da un ambiente all’altro
• è dotata di sistemi di sicurezza: i bambini e gli anziani non sono in pericolo grazie a funzionalità sviluppate ad hoc
  
• i consumi sono ridotti rispetto alle altre stufe elettriche
• può essere usata all’esterno
• può essere spenta e accesa al bisogno: molto spesso infatti, un uso anche breve della stufa porta a percepire un notevole calore. Basterà premere il tasto di accensione per tornare in poco tempo alla temperatura desiderata, senza utilizzare contatori o valvole
• la potenza può essere regolata

• i ricambi sono costosi
• non può riscaldare grandi superfici
• non è eco-sostenibile
• il riscaldamento non è uniforme ma localizzato

Il principio di funzionamento dei pannelli radianti si basa sul passaggio di acqua calda (la cui temperatura in generale si aggira intorno ai trenta gradi) all’interno di un circuito chiuso. Questo equivale al posizionamento di lunghe serpentine metalliche al di sotto della superficie desiderata, le quali fanno passare il calore verso l’alto, attraverso il pavimento. Ciò garantisce un riscaldamento uniforme degli ambienti. Altra soluzione sempre più adottata è quella dei pannelli radianti a parete: questi ultimi permettono di raggiungere temperature più alte in minor tempo. A differenza di quelli a pavimento, i pannelli radianti a parete possono anche essere predisposti per raffreddare durante i mesi estivi. I pannelli radianti a parete sono però visibili: più grandi sono le dimensioni, maggiore è la capacità riscaldante. Nel caso in cui le pareti di una stanza siano piccole e siano presenti molti mobili, posizionare un pannello radiante a parete risulterà piuttosto difficile. In questi casi è consigliabile utilizzare pannelli radianti a soffitto, meno ingombranti.

Ma vediamo ora quali sono concretamente i motivi per prediligere questo sistema di riscaldamento:

• Per funzionare il pannello radiante non sposta aria: questo è ottimo per chi soffre di allergia a polvere e altri elementi presenti nell’atmosfera
• Costi ridotti rispetto ad altri sistemi: il pannello radiante è è un sistema a bassa temperatura, (circa 30-40°C) mentre i normali termosifoni operano con temperature molto più alte (60-75°C).
• Distribuzione del calore più uniforme rispetto ad altri sistemi di distribuzione che prevedono fonti di calore localizzate.
• Non richiedono manutenzione
• Mancanza di elementi che occupano spazio sulle pareti come i radiatori e in più essendo nascosti sotto il pavimento non presentano alcun impatto visivo.
• In caso di ristrutturazioni, chi intende installarli può godere di sgravi fiscali

• Costi di realizzazione superiori: i costi sono più elevati poiché i materiali utilizzati devono essere di ottima qualità
• Necessità di progetti: ogni impianto che contenga pannelli radianti deve essere progettato su misura
• Elevata inerzia termica: per riscaldare efficacemente gli ambienti, questo sistema deve funzionare continuamente, sino a raggiungere l’efficienza desiderata. Risulta quindi chiaro come posizionare i pannelli radianti in case poco frequentate (come le case vacanze) potrebbe essere un inutile spreco di denaro. Ogni volta in cui si volesse recarsi in tali luoghi, prima di riuscire a riscaldarli dovrebbe passare molto tempo.
• Spessori del pavimento: i pannelli radianti richiedono di innalzare lo spessore di 7–10 cm
• La manodopera che li installa deve essere necessariamente specializzata