Il mondo degli elettrodomestici progettati per fornire calore offre una grande varietà di soluzioni, e in un primo momento potrebbe non essere così semplice riuscire ad effettuare l’acquisto migliore per avere la massima resa al minor prezzo. Nell’acquisto di questi strumenti infatti, i fattori da considerare sono sempre almeno due: da una parte l’efficienza, dall’altra i consumi. Meglio quindi optare per un prodotto che riscaldando molto l’ambiente aumenta vistosamente il costo delle bollette o piuttosto optare per una soluzione meno efficiente ma che garantisce un risparmio notevole? Esistono risposte per qualsiasi tipo di esigenza, e in particolare in questo articolo verrà effettuato un confronto fra due dei sistemi di riscaldamento più diffusi: la stufa alogena e il condizionatore.
Stufa alogena: quando conviene sceglierla?
Per tutti coloro i quali hanno bisogno di avere sotto mano un sistema di riscaldamento economico al momento dell’acquisto, la stufa alogena è sicuramente consigliata. Presso qualsiasi casa produttrice infatti è possibile reperire prodotti dal costo contenuto, che raramente supera i 50 euro. Detto questo, ci sono poi molti altri motivi validi per procurarsela: in primo luogo una stufa alogena è in grado di fornire calore molto velocemente, grazie alla presenza al suo interno di lampade alogene che diventano incandescenti in breve tempo. A differenza di altri sistemi di riscaldamento essa è poi molto pratica e maneggevole. Grazie ai modelli provvisti di maniglia ergonomica, spostare la fonte di calore da una stanza all’altra è davvero un gioco da ragazzi. La stufa alogena è consigliata anche per riscaldare ambienti esterni: i modelli a muro, un po’ più costosi di quelli a pavimento, sono molto efficienti. La maggior parte può arrivare alla potenza di 2000w!
Quando conviene scegliere un condizionatore?
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Un condizionatore può essere di due tipi: trasportabile o a muro. Quelli pensati per riscaldare gli ambienti, oltre che a raffreddarli, sono muniti di pompa di calore. La scelta di questo prodotto è sicuramente indicata per chi non ha problemi economici e intende investire una notevole somma di denaro: molti modelli, anche quelli di dimensioni più contenuta, non scendono al di sotto dei 200 euro. La scelta di questa soluzione deve poi ricadere necessariamente sul modificare la temperatura di ambienti interni. La diffusione del calore infatti avviene tramite l’aria, ed è chiaro che in esterno la quantità d’aria fredda presente non può assolutamente essere riscaldata. Al chiuso però, il discorso si fa diverso: la scelta di un condizionatore a parete può aiutare a risolvere problemi di spazio. Grazie alla funzione di regolazione delle bocchette l’aria può essere direzionata con diverse angolazioni, permettendo di fornire calore in modo più o meno diretto. Una particolarità del condizionatore inoltre, riguarda i consumi. Rispetto a una stufa alogena la potenza riscaldante prodotta da un condizionatore influisce molto meno sulle bollette.
Stufa alogena o condizionatore? La questione dei consumi
Prima di procedere con il confronto della quantità di calore prodotta in rapporto all’energia consumata, è necessario introdurre brevemente alcune nozioni riguardo la quantificazione dei valori applicati alla variabile consumo. Per chiarire da subito le idee, può essere utile fare riferimento al kilowattora (kWh). Con questa dicitura si intende la quantità di energia consumata da un dispositivo con 1000 Watt di potenza nell’arco di un’ora.
Nelle abitazioni o negli uffici, un’elevata dispersione del calore è un fenomeno molto diffuso. In base ai casi, può essere dovuta alle perdite di infissi un po’ attempati, così come alla composizione delle pareti e al loro spessore. A titolo di esempio, per mantenere la temperatura costante, se una stanza disperde circa 1 Kw di potenza, questo dovrà essere reintrodotto nell’ambiente attraverso l’uso di un sistema di riscaldamento.
Nel caso della stufa elettrica l’energia viene convertita interamente in calore, quindi: 1kw di calore equivale a 1kwh di elettricità. Produrre energia elettrica però, è molto costoso, e per garantire un kilowatt termico è necessario utilizzare non meno di 2,5 kwh. Quindi, costo della bolletta sale rispetto all’effettiva quantità di calore rilasciato dalla stufa.
Per quanto riguarda i condizionatori invece, il risparmio è notevole. Le pompe di calore necessitano di un solo kwh di energia elettrica per produrne uno di energia termica.
Gli svantaggi a confronto: quale acquisto vale la pena effettuare?
Dopo aver descritto le principali motivazioni che possono entrare in gioco al momento dell’acquisto, è bene soffermarsi sui principali svantaggi di entrambi i prodotti.
- La stufa elettrica presenta alcune problematiche a livello di consumo, e in aggiunta se non usata correttamente può provocare alcuni danni agli oggetti circostanti. Il calore infatti, essendo molto localizzato deve essere posto ad almeno un metro di distanza dalle varie superfici. Un altro aspetto riguarda la sicurezza dei bambini: le lampade alogene della stufa sono solitamente protette da una griglia metallica, ma talvolta questo non basta ad impedire ai più piccoli di scambiare la stufa per un gioco e toccare inavvertitamente le fonti di calore. In termini di design inoltre, alcuni modelli di stufa possono essere poco eleganti. Non bisogna dimenticare che anche l’occhio vuole la sua parte, soprattutto per quanto riguarda gli elettrodomestici.
- Dal canto suo il condizionatore è notevolmente ingombrante, che si tratti di un modello trasportabile (molti sono alti anche più di 70 centimetri, e pesano almeno 30 kg) o di uno a parete, il quale comunque richiede di posizionare il motore all’esterno. Un’altro difetto è sicuramente quello di dover posizionare il tubo per il passaggio dell’aria attraverso una finestra. Questa operazione richiede necessariamente o di effettuare un foro nel vetro, o di tenere un’anta aperta. In questo secondo caso però, per evitare di far entrare aria fredda dall’esterno è necessario acquistare guarnizioni aggiuntive, spesso decisamente costose.
Conclusioni
Investire molto e subito per risparmiare sulle spese elettriche con un condizionatore o puntare su un’efficienza localizzata e un investimento ridotto grazie a una stufa alogena? Tenendo in considerazione le variabili descritte sopra ognuno è in grado di decidere quale sia la soluzione più adatta alle proprie esigenze. In molti casi infatti una stufa alogena riuscirà a garantire un buon livello di riscaldamento, soprattutto per chi vive in luoghi freddi solo per pochi mesi l’anno. Il condizionatore può essere più utile invece per luoghi dall’escursione termica ridotta.